Il Convitto Nazionale Cicognini di Prato è la più antica istituzione scolastica Statale della città; fondato nel 1692 dai padri Gesuiti è stato nei secoli centro di cultura e di formazione del Granducato di Toscana, del Regno d’Italia, della Repubblica Italiana. Nel corso dei suoi tre secoli di storia hanno studiato al Cicognini statisti, poeti, amministratori, ecc. Tra i tanti allievi del Collegio ricordiamo: Gabriele D’Annunzio, Curzio Malaparte, Bettino Ricasoli, Cesare Guasti. L’enorme edificio del Convitto venne progettato dal gesuita Giovan Battista Origoni.
L’atrio e il portale d’ingresso furono costruiti dall’architetto pratese Giuseppe Valentini. Al suo interno sono degni di nota il refettorio (affrescato da Giacinto Fabbroni nel 1754 con scene tratte dalla Bibbia), la cappella settecentesca (con interessanti arredi lignei) ed il teatro (inizialmente chiesetta del convitto, adibito all’uso attuale durante il periodo di secolarizzazione dell’istituto).
INTERVENTI DI RESTAURO
I lavori di restauro delle pitture murali del refettorio hanno previsto inizialmente una serie di indagini diagnostiche e scientifiche volte a estendere ed approfondire la composizione materica e la tecnica di esecuzione degli affreschi. Successivamente, si è provveduto ad una fermatura della pellicola pittorica e ad una pulitura della stessa. La superficie è stata inoltre trattata preventivamente per l’estrazione dei sali solubili e per il consolidamento della decorazione parietale.
Infine, sono stati eseguiti degli interventi di revisione cromatica al fine di rendere la lettura dell’opera omogenea e unitaria. Sono stati inoltre operati dei delicati interventi di recupero e conservazione degli arredi lignei del refettorio, in particolar modo relativamente ad infissi, panche e portoni.
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