L’edificio detto “Palazzo Venera”, oggi sede universitaria, si trova sul lato orientale dell’antica via Santa Maria, a pochi passi da piazza dello Stellino, oggi Cavallotti.
Il palazzo si eleva su quattro livelli. Ogni ordine è costituito da undici aperture disposte regolarmente, sebbene una variazione nel ritmo delle finestre, nella porzione di edificio meridionale, fuori asse rispetto a quella settentrionale, ci conduca ulteriormente a ritenere la struttura solo apparentemente unitaria.

L’attuale configurazione, caratterizzata dal piano terreno trattato a bugnato, riconduce ai modelli del Classicismo ottocentesco di stampo borghese più che all’architettura signorile settecentesca; tuttavia, già sul finire del 1700, documenti storici ci attestano la presenza di un edificio di una certa consistenza, con 3 piani di elevazione ed una chiostra, di proprietà dei fratelli Prini, figli di Pier Gaetano Prini.

Tra il novembre 1784 e il luglio 1785 l’edificio ospitò Vittorio Alfieri, come testimonia una lapide presente sulla facciata di Via S.Maria, il quale descrisse il palazzo come dimora “capacissima”, con numerose e belle stanze, giardino ricco di essenze e apparati decorativi, come un chiosco e una prospettiva dipinta in fronte all’ingresso, dotato anche di una stalla per i cavalli.
Dal 1963 il Palazzo Venera è di proprietà dell’Università di Pisa, che vi insediò il Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico del CNR.

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