Restauro della tela e degli strati pittorici
– Imballaggio e trasporto nei laboratori
– Smontaggio della cornice dal telaio e sua catalogazione.
– Accurata e cauta spolveratura della parte tergale e frontale mediante l’utilizzo di pennelli morbidi, ponendo particolare attenzione nelle zone più compromesse dell’opera.
– Velinatura precauzionale della parte pittorica con carta giapponese e colletta animale.
– Smontaggio della tela dal telaio e rimozione di tutti i chiodi dalla struttura lignea, con la massima cura in vista del successivo riposizionamento sul telaio originale.
– Fermatura del colore da eseguirsi mediante applicazione a tergo di colla di coniglio, in percentuale idonea, e successiva stiratura per riconferire al supporto planarità e stabilità.
– Riadesione tela lesionata
– Risarcimento del supporto:
– Riposizionamento della tela sul telaio restaurato, previo inserimento di un sottile listello ligneo a sezione triangolare allungata che funga da intercapedine, evitando che la tela sbatta sul telaio.
– Rimozione velina
– Prima Pulitura: rimozione dei depositi superficiali coerenti con cotoncini imbevuti in sostanze tensioattive, mirata alla rimozione di sostanze grasse. Seconda Pulitura: dopo l’esecuzione di test preliminari, si è realizzato un gel, contenente il solvente idoneo, in grado di abbassare gradualmente lo strato di vernice in eccesso che occulta la chiara lettura dell’opera. Il solvent-gel ha permesso di lavorare in superficie, impedendo al solvente di penetrare in profondità, e di controllare gradualmente la sua azione pulente. Attraverso l’utilizzo di questo innovativo metodo di restauro si migliora la qualità estetica dell’opera conservando quella originale patina creatasi nel tempo attraverso l’ossidazione e l’invecchiamento naturale delle vernici protettive.
– Stuccatura di tutte le lacune, mancanze e fori è stata effettuata con colla di coniglio e gesso a oro per riconferire continuità materica alla superficie pittorica. La parte, una volta asciugato il gesso, è stata rasata e su di essa si è effettuata una imitazione di superficie imitando il craquelure originale limitrofo.
– Ritocco pittorico
– Verniciatura finale di protezione con idonea vernice applicata a spruzzo.
– Imballaggio e trasporto
Restauro del telaio
– Rimozione di tutti i vecchi chiodi e di eventuali materiali incoerenti.
– Spolveratura della superficie lignea attraverso pennelli morbidi e aspiratori e leggera pulitura per rimuovere i sedimenti di sporco penetrati nella fibra porosa del legno.
– Trattamento disinfestante per eliminare e prevenire l’eventuale presenza di insetti xilofagi, parassiti del legno, mediante l’impregnazione del materiale con sostanze disinfestanti.
– Verifica della funzionalità della struttura ed eventuale risarcimento di lacerti con intarsi di legno invecchiato.
– Stesura a fine lavoro di idoneo protettivo.
Restauro della cornice lignea
– Rimozione dei depositi superficiali di polvere mediante l’utilizzo di pennelli morbidi e aspiratori.
– Trattamento disinfestante per eliminare e prevenire l’eventuale presenza di insetti xilofagi, parassiti del legno, mediante l’impregnazione del materiale con sostanze disinfestanti.
– Rimozione dei depositi ed eventuali incrostazioni di vernice mediante l’utilizzo di prodotti tensioattivi, previa esecuzione di test applicativi per determinare il livello di pulitura.
– Verifica della struttura e reintegrazione delle parti mancanti con intarsi di legno invecchiato.
– Stuccatura di tutte le lacune, mancanze e fori è stata effettuata con colla di coniglio e gesso a oro per riconferire continuità materica alla superficie pittorica.
– Integrazione pittorica ad imitazione di tutte le lacune presenti.
– Stesura a pennello di un protettivo a base di cera e tirato con panni morbidi.
– Rimontaggio, in loco, della cornice sul dipinto e revisione d’insieme dell’opera finita.