Le Terme Leopoldine sono state costruite nel 1775 per volere del Graduca Leopoldo che ne ha affidato la progettazione all’architetto Gaspero Maria Paoletti che realizzò un edificio dall’impianto neoclassico, affacciato verso l’esterno sullo “stradone dei bagni” e verso l’interno sul cratere di forma circolare, destinato alla “Leopoldina”, la più calda tra le acque termali della zona. L’edificio delle Leopoldine ha sempre mantenuto intatta nel corso dei decenni la sua vocazione termale.
Anche il progetto di riqualificazione manterrà inalterata la funzione del luogo e l’impianto originario sarà restaurato e consolidato, ma gli interventi di modifica saranno limitati e avranno come fine l’integrazione dei nuovi spazi e percorsi.
Per la realizzazione di quest’opera, costata più di sedici milioni di euro, è stata costituita un’associazione di imprese (Cmsa per l’edilizia, Siram per l’impiantistica e Piacenti per i restauri); il progetto di restauro conservativo è stato invece eseguito e firmato dall’Arch. Massimiliano Fuksas, direttore artistico dell’intervento attualmente in corso d’opera.
Rilievo e Documentazione
Il grande cratere presente al centro del complesso leopoldino, fulcro dell’intero progetto, è stato rilevato con il laser scanner: utilissimo sia in fase progettuale. L’accuratezza dell’immagine virtuale ottenuta ci ha permesso di capire meglio come intervenire nel recupero.
Interventi di Restauro
Gli interventi di restauro riguardano le pitture murali, la hall d’ingresso, lo scalone monumentale, il restauro ligneo (infissi e portoni), oltre al restauro della copertura e del sotto tetto e alle opere di consolidamento. All’esterno invece è previsto l’intervento sul cratere centrale e sulle facciate.
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