Cambiare è già di per sé un atto coraggioso. Ma, aggiungendo la condivisione, la scelta si trasforma «in lungimiranza». La Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est (cui fanno riferimento Brescia, Mantova, Cremona e Lodi), condivide per natura tale visione che, con tenacia, diffonde agli associati.
PROPRIO il tema del cambiamento, in primis di una mentalità imprenditoriale tradizionalmente troppo chiusa, è stato al centro dell’assemblea annuale dell’associazione, a Villa Fenaroli di Rezzato – centinaia le presenze – dal titolo «In compagnia si cambia. Davvero»: un’«occasione per condividere esperienze, idee, vittorie e sconfitte – come ha detto il presidente della CdO Lombardia Sud Est, Paolo Paoletti -. L’originalità dell’associazione è la fiducia che intercorre tra i componenti. E restiamo fedeli all’“amicizia operativa” che, da sempre, ci caratterizza». Un’amicizia che, nel 2016, ha portato diversi imprenditori a aderire alla Compagnia delle Opere interprovinciale, come dimostra il +10% di iscrizioni. «L’età media dei nuovi soci è di 36 anni – ha precisato il direttore Chiara Brunori -, segno anche questo di come la CdO si sia rimessa su un cammino virtuoso».
L’anima «sharing» dell’organizzazione ha trovato riscontro negli interventi degli ospiti, Giammarco Piacenti, leader della Piacenti spa Cultural Heritage Conservation di Prato (attiva nel restauro dei patrimoni artistici), e Francesco Meneghetti, amministratore delegato della cremonese Fabbricadigitale (produzione e installazione di software). «In due momenti distinti della mia vita professionale la condivisione ha cambiato il mio modo di fare business – ha raccontato Meneghetti -.
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