SARAJEVO – Si e’ conclusa venerdì la missione a Sarajevo di una delegazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr) di Roma, guidata dall’architetto Donatella Cavezzali, Direttrice della Scuola di Alta Formazione dell’Iscr, che ha portato a termine la seconda fase del progetto di collaborazione con il Museo Nazionale di Bosnia Erzegovina finanziato dall’Italia.
La partnership, avviata nel 2015 su impulso dell’Ambasciata d’Italia nel quadro dell’Accordo bilaterale di Cooperazione in materia di Cultura, Istruzione e Sport, ha consentito l’istituzione del primo Centro di Conservazione e Restauro in Bosnia, inaugurato nel giugno 2016, e la creazione di un nuovo Dipartimento per la Conservazione del Museo Nazionale di BiH.
La seconda fase del progetto di collaborazione con l’Iscr, appena conclusa, ha previsto l’organizzazione di corsi di formazione specialistici in conservazione e restauro da parte degli esperti italiani dedicati alle collezioni in legno del Museo, ad integrazione di quelli realizzati nella prima fase sui reperti in metallo, nonché la fornitura di attrezzature per completare l’allestimento del laboratorio, cuore del nuovo Dipartimento del Museo.
La partnership fra Italia e Bosnia Erzegovina nel settore della tutela e promozione dei beni culturali si arricchisce così di un ulteriore tassello, dopo che nei primi mesi del 2017 decine di giovani professionisti bosniaci hanno ricevuto delle borse di studio per seguire corsi di formazione specialistica offerti dal Ministero per i Beni, le Attivita’ Culturali e il Turismo presso le piu’ importanti istituzioni culturali italiane. Nel corso del prossimo semestre, inoltre, quale seguito delle intese fra il Sottosegretario Cesaro ed il Ministro Osmanovic, l’Ambasciata curerà l’organizzazione di seminari sulla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, aperti ai professionisti del settore in Bosnia Erzegovina.
Read the complete article on ansa.it