La Basilica della Natività a Betlemme era in origine interamente tappezzata di mosaici straordinari, ormai bisognosi però di restauro. Gran parte di quelle pregevolissime opere era infatti offuscata dal tempo, dall’incuria, dai molti interventi sovrapposti: ora, e fino a giugno, sono in corso i restauri, particolarmente delicati, dell’intero complesso. E sono stati affidati agli esperti italiani.
Il lavoro è cominciato un anno e mezzo fa, per recuperare i mosaici e i tre strati marciti del tetto quattrocentesco, 54 metri x 26, e le capriate in cedro del Libano, in larice veneziano e in quercia dell’Anatolia (strutture fragili e sottoposte a continui rifacimenti, nei secoli scorsi, da parte di carpentieri veneti, greci e ottomani).
«Abbiamo cercato di capire il “linguaggio” d’ogni legno e d’ogni chiodo — spiega Giammarco Piacenti, della omonima ditta di Prato che si occupa dei restauri, ormai un residente di Betlemme — e abbiamo usato le stesse tecniche utilizzate dagli ingegneri di Giustiniano: perfette ancora oggi».
In questa gallery mostriamo alcune immagini delle opere e varie fasi della ripulitura. Ne parla l’articolo di FRANCESCO BATTISTINI nel nuovo numero de «la Lettura», in edicola da domenica 24 gennaio.
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