Inaugurata ieri “Restaurare il cielo”, che racconta dei lavori alla basilica della Natività a Betlemme
Una mostra che racconta di uomini che lavorano, che fanno il bello e il tifo per chi fa il bello. Stiamo parlando di “Restaurare il cielo: il restauro della basilica della Natività a Betlemme”, la mostra promossa da Cdo e prodotta da Mostre Meeting Concreo allestita nella Camera di Commercio di Varese.
La mostra racconta la storia del restauro della Basilica della Natività di Betlemme a cura della Piacenti Spa, azienda italiana che nel 2013 si è aggiudicata una gara internazionale indetta dall’Autorità Nazionale Palestinese. La Basilica si chiama “della Natività” perché si trova nel luogo dove un’antica tradizione ricorda la nascita di Gesù ed è costituita dalla combinazione di due chiese e da una cripta, la grotta della Natività, che è la grotta dove precisamente sarebbe nato Gesù.
La mostra è composta da diversi pannelli che, con foto e testi, portano il fruitore a scoprire i lavori di restauro attualmente in corso. Dalla mostra, però, si può ottenere un messaggio molto più grande. «Il restauro è frutto di un progetto condiviso in un luogo carico di storia dove vi è una importante presenza di islamici e dove convivono con cattolici, armeni e ortodossi» ha detto Giovanni Arioli, responsabile della Cdo Insubria di Varese.
«Questa mostra è portatrice di un messaggio di integrazione, ovvero che l’integrazione non si fa con le leggi, ma a partire dal lavoro – ha commentato Marco Silanos, presidente della Cdo dell’Insubria – la cosa più bella di questo lavoro di restauro è l’aver “restaurato” i rapporti tra le genti».
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