Di palazzo Vestri, ubicato in Piazza Duomo a Prato, a lato della celebre Cattedrale e già sede dell'”Albergo Stella d’Italia”, si hanno poche e frammentate notizie. lnfatti quasi nulla si sa del periodo che precede il secolo XIX, mentre qualche notizia può essere rintracciata per i secoli successivi. L’attuale configurazione del Palazzo risale agli anni 1820 —1830 rifondendo e riaccorpando preesistenze che si affacciavano sulla piazza e sul vicolo laterale. La complessa struttura sette-ottocentesca è caratterizzata da evidenti preesistenze di ascendenza rinascimen¬tale e medievaleggianti.

Ai piani superiori, dopo aver rimosso i diversi controsoffitti, sono stati portati in luce solai e volte di periodi compresi fra il ‘700 e il ‘900, che mostrano le diverse fasi che hanno caratterizzato il processo storico del palazzo. In particolare sono stati ritrovai solai lignei del ‘700, una volta ad orditura lignea affrescata di gusto neoclassico (con un Allegoria dell’Abbondanza), e delle voltine in mattoni decorate con il giglio di Prato di gusto tipicamente di fine ‘800. anche la loggia posta al piano sottotetto mostra, con i suoi caratteri costruttivi, origine ottocentesco. Il progetto della facciata, di forme neocinquecentesche, è stato attribuito al pratese Giuseppe Valentini, mentre il grande salone e gli ambienti attigui furono decorati ad opera di Guido Dolci.

RESTAURO DELLE SUPERFICI ARCHITETTONICHE

Le scelte, operate per la conservazione e il restauro delle diverse superfici architettoniche sono in linea con gli attuali sviluppi concettuali e di metodo della disciplina del restauro. Nello specifico gli interventi di pulitura e conservazione della materia, reintegrazione delle lacune e rimozione delle aggiunte incongrue sono state condotte da esperti restauratori seguendo i principi e i criteri del restauro critico-conservativo, nel pieno rispetto dei valori di antichità e autenticità.

Che sono alla base del “concetto di patina” quale segno positivo del tempo trascorso. In sostanza è stato evitato un atteggiamento mento pesante di innovazione preconcetta, ma anche un atteggiamento pesante di innovazione preconcetta, ma anche un atteggiamento di regressione storicistica. Le linee di metodo operative sono state concordate con i funzionari della Soprintendenza preposto alla tutela delle superfici architettoniche.

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