La muratura in mattoni a faccia-vista è stata trattata mediante operazioni di stilatura dei giunti nelle aree caratterizzate dalla presenza di fessure e perdita di malta originale. La stilatura è stata realizzata mediante una iniziale operazione di rimozione della malta non più consistente, accurata pulitura dei giunti dei mattoni, bagnatura delle superfici da trattare ed applicazione di malta di calce idraulica compatibile per granulometria, tessitura e colore a quella originaria. Le porzioni di muratura che presentavano maggiore degrado e disconnessione dei mattoni sono state trattate mediante operazioni di scuci-cuci. Tali interventi sono stati realizzati mediante la demolizione accurata delle porzioni interessate dal degrado, la pulitura e la rimozione degli elementi non più idonei, e la ricostruzione mediante utilizzo di mattoni antichi di recupero adagiati su un letto di malta di calce opportunamente selezionata per granulometria e colore.
L’edificio presentava in degrado di tipo disomogeneo sui quattro prospetti in relazione alla loro diversa esposizione agli agenti atmosferici. In particolare si registrava un importante fenomeno di dilavamento dei giunti di malta in corrispondenza di estese porzioni dei prospetti Nord-Ovest (Via Broletto) e Sud-Ovest (Piazza delle Erbe). A causa di questo fenomeno molti mattoni risultavano non ben ancorati alla muratura e spesso fuori sede. In corrispondenza delle ampie aperture della cella campanaria l’apparato murario risultava del tutto assente a causa di precedenti crolli ed interventi manutentivi.